Il nostro cervello è un organo straordinario quanto complesso.
Grazie a lui riusciamo a esprimerci con il linguaggio, a muoverci nello spazio, ci permette di imparare, ricordare, ragionare, provare emozioni.
Ma come tutto il resto del nostro corpo, anche il cervello subisce lo scorrere del tempo. Qualche volta forse è capitato a te o ai tuoi cari di dimenticare appuntamenti, di avere difficoltà di ragionamento, di fare fatica
a trovare le parole o averle “sulla punta della lingua”.
a trovare le parole o averle “sulla punta della lingua”.
Di queste difficoltà, e di altre, se ne occupa la neuropsicologia, la disciplina scientifica che studia i deficit cognitivi, ovvero problemi di: orientamento spazio-temporale,attenzione, memoria, linguaggio, ragionamento, problem solving, comportamento.
In persone adulte o anziane, un disturbo cognitivo può insorgere a seguito di una lesione o disfunzione del cervello, ad esempio: malattie neurodegenerative (es. Alzheimer, Parkinson); ictus; traumi cranici; sclerosi multipla; patologie oncologiche.
Talvolta si presentano difficoltà cognitive anche in assenza di un danno cerebrale, in caso di disturbi dell’umore come ansia e depressione, o nelle fasi precedenti allo sviluppo di una demenza.
La neuropsicologia si occupa anche di bambini e ragazzi con disturbi specifici di apprendimento (DSA), problematiche comportamentali e disturbo di attenzione con o senza iperattività (ADHD).
Talvolta si presentano difficoltà cognitive anche in assenza di un danno cerebrale, in caso di disturbi dell’umore come ansia e depressione, o nelle fasi precedenti allo sviluppo di una demenza.
La neuropsicologia si occupa anche di bambini e ragazzi con disturbi specifici di apprendimento (DSA), problematiche comportamentali e disturbo di attenzione con o senza iperattività (ADHD).
La valutazione neuropsicologica
Il neuropsicologo valuta l’efficienza delle funzioni cognitive attraverso un colloquio e dei test specifici, individuando eventuali deficit neuropsicologici, emotivi o comportamentali che possono compromettere la
qualità della vita quotidiana.
La diagnosi permette anche di pianificare trattamenti riabilitativi o di potenziamento delle funzioni cognitive.
L’esame neuropsicologico dà la possibilità di intervenire preventivamente, per mantenere o potenziare le proprie risorse cognitive e favorire così il proprio benessere psico-fisico.
qualità della vita quotidiana.
La diagnosi permette anche di pianificare trattamenti riabilitativi o di potenziamento delle funzioni cognitive.
L’esame neuropsicologico dà la possibilità di intervenire preventivamente, per mantenere o potenziare le proprie risorse cognitive e favorire così il proprio benessere psico-fisico.
A chi è rivolta la valutazione neuropsicologica?
A persone con lesioni cerebrali acquisite (come ictus, trauma cranico, demenze) o che presentano difficoltà cognitive soggettive (per esempio, di memoria, attenzione o linguaggio).
Come si interviene?
Come alleniamo i nostri muscoli, possiamo “allenare” anche il cervello: l’attivazione continua delle sue aree permette di mantenerlo in salute e ritardare il declino cognitivo.
Durante un training cognitivo si svolgono esercizi e attività che stimolano le diverse funzioni cognitive per riabilitare le funzioni compromesse e potenziare le abilità preservate.